Nell’oasi della Lugana l’anima di Zenato
Un libro e una mostra fotografica celebrano la terra di Lugana
“Dal nostro impegno quotidiano nel vigneto e in cantina – racconta Nadia Zenato - è nata questa scelta di condividere le emozioni e le bellezze di questo territorio a noi tanto caro, che rappresenta l’anima del nostro lavoro, attraverso un libro e una mostra fotografica, Nell’oasi della Lugana l’anima di Zenato”.
Un racconto per immagini ad opera del fotografo Francesco Radino, uno degli autori più influenti nel panorama della fotografia contemporanea in Italia, una ricostruzione scrupolosa e avvincente di fatti e personaggi che si sono succeduti in questa terra fin dai tempi dei Romani a cura dello storico veronese Bruno Avesani. La storia del successo di un vitigno autoctono, il Trebbiano di Lugana, che in 50 anni da semplice vino da tavola di contadini è riuscito ad imporsi sulle tavole di tutto il mondo e a rappresentare l’eccellenza della produzione agroalimentare italiana raccontata dal giornalista Cesare Pillon, firma storica del giornalismo enogastronomico.
La mostra fotografica, che propone una scelta antologica delle fotografie contenute nel volume, in grandi formati, è stata inaugurata presso la Biblioteca Capitolare di Verona, una delle più antiche Biblioteche al mondo, dal 12 aprile al 16 maggio 2018, ed è poi stata trasferita all’interno della Tenuta Zenato S.Cristina.
Una narrazione in cui è difficile definire quanto attenga alla visione naturale e quanto alla storia dell’arte e al sogno. Strade che si intrecciano continuamente producendo nuovi equilibri, nella stagione mutevole del mondo immaginato. “Inebriato dal nobile Lugana di Casa Zenato -racconta Francesco Radino - ho chiuso gli occhi per poi riaprirli e d’improvviso mi si è fatto incontro il delicato e limpido color d’ambra e di miele che veste questo vino straordinario e che, complice la tarda stagione, mi ha accompagnato nel raccontare quest’angolo di paradiso in terra lombardo-veneta”.